Truffe agli anziani in casa: cosa fare?

È risaputo che gli anziani sono soggetti fragili non soltanto per le loro potenziali problematiche condizioni di salute, ma anche per le condizioni di isolamento in cui vivono.

Quasi sempre costretti in casa e abbandonati a loro stessi per molte ore del giorno, questi individui rappresentano il bersaglio ideale per malintenzionati che riescono a circuirli con false proposte di aiuto oppure con offerte di vari prodotti.

Facendo leva su condizioni psicologiche ed intellettive non sempre adeguate, i malviventi riescono a farsi aprire la porta e a penetrare senza problemi nelle abitazioni, rubando denaro, gioielli e oggetti di valore in casa.

Oltre alle regole da seguire per evitare questo tipo di truffe che andremo a delineare, l’ideale è dotarsi di un antifurto intelligente, di modo da poter monitorare a distanza ciò che accade all’interno dell’abitazione: le persone anziane sono soggetti fragili e facilmente esposti, ecco perché Sicuritalia propone un antifurto domestico in grado sia di sorvegliare 24h su 24 la propria abitazione, per mezzo di rilevatori di movimento e sistema di videosorveglianza, sia di mantenere al sicuro le persone e gli animali all’interno dell’abitazione, attraverso il telecomando per l’allarme antipanico e antimalore e rilevatori di fumo e rilevatori di monossido di carbonio.

Vediamo nel dettaglio come tutelare gli anziani dalle diverse tipologie di truffe.

Truffe agli anziani: alcuni esempi

Chi commette questo genere di reato può essere sia un uomo sia una donna (con una leggera prevalenza di queste ultime), di norma piuttosto giovani e di aspetto gradevole e curato.

I criminali possono presentarsi da soli, ma più frequentemente in coppia, presentandosi con modi cordiali e affabili e senza destare nessun sospetto.

Non è raro che i ladri si presentino come dipendenti Statali, spesso addirittura in uniforme, spacciandosi per persone appartenenti alle Forze dell’Ordine, forniti di tesserino identificativo (naturalmente falso!).

Le più frequenti truffe agli anziani sono le seguenti:

  • truffe telefoniche, che prevedono un contatto telefonico con la vittima per fissare un appuntamento successivo, millantato come finalizzato a curare qualche interesse economico oppure a consegnare un ipotetico premio;
  • truffe all’ufficio postale, dove solitamente gli anziani, dopo aver ritirato la pensione, vengono abbordati da sedicenti dipendenti di uffici finanziari o fiscali, incaricati a riscuotere un debito pregresso;
  • truffe in banca, all’uscita della quale l’anziano può essere avvicinato da un falso impiegato che, con la scusa di controllare i numeri di serie delle banconote, compie una rapina in piena regola;
  • truffe a domicilio, dove l’anziano viene circuito da malfattori che gli danno ad intendere di avere vinto un premio in denaro e che pertanto deve andare a prendere il portafoglio per riceverlo;
  • truffe di controllo, secondo cui i ladri si spacciano da controllori delle utenze di luce, acqua e gas, chiedendo all’anziano di mostrare il contatore e contemporaneamente le ultime bollette ricevute, in modo tale da tenerlo occupato mentre viene portato a termine il furto;
  • assistenti sociali, che si presentano nell’abitazione dell’anziano con la scusa di verificare il suo stato di salute, chiedendogli di entrare per visionare le condizioni del suo domicilio e sincerarsi che tutto sia a posto;
  • finti operatori parrocchiali, che si spacciano per volontari della Chiesa o di associazioni di beneficenza, chiedendo offerte per inesistenti enti assistenziali.

A chi rivolgersi in caso di truffe agli anziani?

In caso di truffe agli anziani, i referenti principali sono la Polizia di Stato, i Carabinieri, i Finanzieri e la Polizia Municipale.

Quando il tipo di raggiro riguarda furti di documenti come il libretto di pensione o il libretto di risparmio, è necessario contattare la Polizia di Stato oppure i Carabinieri, che sono gli organi preposti a questo tipo di truffa.

Se invece il reato avviene con minacce e violenze, assumendo l’aspetto di una vera e propria rapina, ci si può rivolgere oltre che alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, anche alla Polizia Comunale.

In tutti i casi è indispensabile che l’anziano derubato mantenga il più possibile la calma e durante la telefonata esponga con chiarezza i fatti e il proprio domicilio, per consentire alle forze dell’ordine di intervenire il più rapidamente possibile.

Sarebbe buona norma che vicino al telefono l’anziano avesse una lista ben visibile contenente i numeri d’emergenza per poter contattare con urgenza gli interlocutori più idonei a intervenire in sua difesa.

Una buona regola per limitare la frequenza delle truffe a domicilio è che gli anziani controllino attentamente dallo spioncino della porta d’ingresso l’aspetto e le sembianze di chi intende entrare, avendo sempre a portata di mano il telefono per contattare i numeri di emergenza non appena possibile.

Quando le truffe si verificano in uffici postali o in filiali bancarie, l’anziano può contattare il numero verde di questi uffici per chiedere assistenza al personale operativo.

Bisogna tenere presente che spesso i malfattori si presentano in divisa e con tesserini di riconoscimento falsificati: in questi casi, una buona tecnica è quella di controllare dalla finestra se in strada è parcheggiata un’auto di servizio.

I consigli dell’Arma: cosa fare in caso di truffa ad anziani?

L’Arma dei Carabinieri ha compilato un formulario in cui vengono suggeriti i comportamenti più idonei che gli anziani dovrebbero seguire per non essere truffati:
non aprire mai la porta a sconosciuti e guardare attraverso lo spioncino la fisionomia della persona che ha suonato, tenendo conto che spesso anche individui in divisa oppure con un pacco in mano possono essere dei ladri;
accertarsi della veridicità delle qualifiche professionali chiedendo di mostrare attraverso lo spioncino il tesserino di riconoscimento da cui estrapolare i dati anagrafici;
aprire la porta sempre con la catenella inserita, per mantenere un margine di sicurezza nel caso in cui diventi necessario richiudere frettolosamente la porta;
avere in tasca il telefono (cordless o cellulare), con almeno un numero di emergenza inserito e contattabile spingendo soltanto il pulsante d’allarme.

Talvolta può capitare che la truffa si svolga per telefono, quando qualcuno comunica all’anziano che ha appena vinto un premio in denaro, ma che per riceverlo deve comunicare i propri dati del conto corrente bancario; in questi casi è indispensabile riagganciare subito la cornetta telefonica.

Secondo le più recenti statistiche dell’Arma dei Carabinieri, una delle più comuni metodiche truffaldine ai danni degli anziani è quella via mail, tramite cui vengono richiesti i dati sensibili della persona relativi alle utenze bancarie.

In questi casi è indispensabile contrassegnare come spam le mail ricevute e soprattutto non rispondere e, ancor meglio, non aprirle.

Bisogna infine diffidare da tutti i messaggi (SMS oppure MMS) che richiedono IBAN, password e dati anagrafici, sia personali dell’anziano sia dei famigliari.

Anche in questi casi è opportuno non rispondere e bloccare il numero di provenienza delle comunicazioni.

Antifurto casa Sicuritalia: proteggere gli anziani dalle truffe

Sicuritalia è l’azienda italiana che da oltre sessant’anni si occupa di migliorare la sicurezza pubblica e privata, commercializzando sistemi di allarme di ultima generazione e dotati di tecnologie costantemente aggiornate.

L’antifurto casa di Sicuritalia è un impianto di allarme wireless che può essere installato con facilità in quanto non prevede opere murarie ma la semplice installazione di videocamere da interni da posizionare nei punti più vulnerabili dell’abitazione.

Tra i vantaggi di questa videosorveglianza a distanza, che può essere controllata da remoto tramite specifica app, vi è anche quello di monitorare la sicurezza delle persone anziane che spesso rimangono per lunghe ore da sole sia di giorno che di notte.

Grazie a un sistema semplificato di attivazione dell’allarme, chiunque può mettere in funzione tempestivamente la centralina operativa, che innesca tutti i controlli necessari per monitorare gli ambienti.

Il punto di forza di questa impiantistica è quello di rimanere in attività h24 tutti i giorni dell’anno, e di inviare in tempo reale immagini e riprese realizzate tramite le videocamere di sorveglianza.

In questo modo può essere prevenuto qualsiasi incidente domestico ai danni di bambini, anziani o persone disabili, poiché sul dispositivo di riferimento è possibile visionare in qualsiasi momento che cosa sta succedendo nei vari locali dell’abitazione.

Nell’impianto è compreso anche un tasto per l’allarme antipanico e antimalore.

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