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28/11/2025 - Francia - Servizio militare volontario dal 2026

28/11/2025 - France - Voluntary military service from 2026

25/11/2025 - Ucraina - Raggiunto principio di intesa su accordo di pace

25/11/2025 - Ukraine - Principle of agreement reached on peace agreement

24/11/2025 - Sudan - Respinta la proposta internazionale di cessate il fuoco

24/11/2025 - Sudan - International ceasefire proposal rejected

23/11/2025 - Palestina - Hamas minaccia fine della tregua per presunte violazioni israeliane

23/11/2025 - Palestine - Hamas threatens to end truce over alleged Israeli violations

22/11/2025 - Brasile - Arrestato l'ex presidente Bolsonaro a Brasilia

22/11/2025 - Brazil - Former President Bolsonaro Arrested in Brasilia

 

28/11/2025 - Francia - Servizio militare volontario dal 2026

Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato l’istituzione di un servizio militare volontario destinato ai giovani tra 18 e 19 anni, operativo entro metà 2026, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza nazionale in un contesto di “minacce crescenti”. Il programma, retribuito e della durata di 10 mesi, inizierà con 3.000 partecipanti nel 2026, per raggiungere 10.000 nel 2030 e fino a 50.000 entro il 2035, per un investimento stimato di 2 miliardi di euro. L’iniziativa si allinea ad analoghi modelli europei e non rappresenta un ritorno alla coscrizione, ritenuta inadeguata alle esigenze strategiche attuali. Macron punta anche a 100.000 riservisti entro il 2030, portando la forza complessiva delle Forze armate a circa 210.000 unità. L’annuncio è stato in parte oscurato dalle dichiarazioni del generale Fabien Mandon, che ha invitato il Paese a prepararsi a future perdite in caso di escalation con la Russia, commenti che l’Eliseo ha ridimensionato escludendo l’invio di giovani francesi in Ucraina.

 

28/11/2025 - France - Voluntary military service from 2026

President Emmanuel Macron has announced the establishment of a voluntary military service for young people aged 18 to 19, to be operational by mid-2026, with the aim of strengthening national resilience in a context of "growing threats." The paid, 10-month program will begin with 3,000 participants in 2026, rising to 10,000 in 2030 and up to 50,000 by 2035, for an estimated investment of €2 billion. The initiative is aligned with similar European models and does not represent a return to conscription, which is deemed inadequate to current strategic needs. Macron also aims to have 100,000 reservists by 2030, bringing the overall strength of the Armed Forces to approximately 210,000 personnel. The announcement was partly overshadowed by statements from General Fabien Mandon, who called on the country to prepare for future losses in the event of an escalation with Russia, comments that the Elysée Palace toned down by ruling out sending young French people to Ukraine.

 

25/11/2025 - Ucraina - Raggiunto principio di intesa su accordo di pace

Le delegazioni dell’Ucraina e degli Stati Uniti hanno raggiunto a Ginevra un’intesa su un piano di pace rivisto, ridotto dagli iniziali 28 punti a 19, dopo intensi negoziati.  Secondo quanto riferito, la nuova versione del documento non include più la clausola di amnistia per gli atti commessi durante il conflitto, un elemento che era presente nelle bozze precedenti.  Le parti hanno concordato sui principi fondamentali del testo, ma permangono alcuni dettagli minori da definire, che non sono stati ancora specificati. Le trattative proseguono.

 

25/11/2025 - Ukraine - Principle of agreement reached on peace agreement

In Geneva, the Ukrainian and US delegations reached an agreement on a revised peace plan, reduced from the initial 28 points to 19, after intense negotiations. The new version of the document reportedly no longer includes the amnesty clause for acts committed during the conflict, an element that was present in previous drafts. The parties have agreed on the basic principles of the text, but some minor details remain to be finalized, which have not yet been specified. Negotiations are ongoing.

 

24/11/2025 - Sudan - Respinta la proposta internazionale di cessate il fuoco

Il capo del Consiglio sovrano sudanese, Abdel Fattah al-Burhan, ha respinto la recente proposta di cessate il fuoco avanzata da Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, affermando che il coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti rappresenta un ostacolo alla credibilità dell’iniziativa. Al-Burhan ha dichiarato che il cosiddetto quartetto per la pace non può considerarsi “assolto” se Abu Dhabi continua a farne parte, lasciando intendere una profonda sfiducia verso il ruolo emiratino nel conflitto. Secondo le Forze Armate Sudanesi (SAF), non vi sarebbe alcuna obiezione a un cessate il fuoco, purché le Forze di Supporto Rapido (RSF) si ritirino integralmente dai territori occupati in seguito agli accordi di Jeddah. La leadership delle RSF, tramite il comandante Mohamed Hamdan Dagalo (Hemedti), ha invece comunicato la disponibilità ad aderire a un cessate il fuoco umanitario di tre mesi, segnalando una divergenza significativa tra le due parti sull’immediata attuazione delle misure di tregua.

 

24/11/2025 - Sudan - International ceasefire proposal rejected

The head of Sudan's Sovereign Council, Abdel Fattah al-Burhan, rejected the recent ceasefire proposal put forward by Egypt, Saudi Arabia, the United Arab Emirates, and the United States, stating that the UAE's involvement undermines the initiative's credibility. Al-Burhan stated that the so-called peace quartet cannot be considered "absolved" if Abu Dhabi remains a member, suggesting a deep distrust of the Emirati role in the conflict. According to the Sudan Armed Forces (SAF), there would be no objection to a ceasefire as long as the Rapid Support Forces (RSF) fully withdraw from the territories occupied pursuant to the Jeddah agreements. The RSF leadership, through Commander Mohamed Hamdan Dagalo (Hemedti), has instead communicated its willingness to adhere to a three-month humanitarian ceasefire, signaling a significant divergence between the two sides over the immediate implementation of the truce measures.

 

23/11/2025 - Palestina - Hamas minaccia fine della tregua per presunte violazioni israeliane

Hamas ha minacciato di interrompere il cessate il fuoco in vigore nella Striscia di Gaza dal 10 ottobre, accusando Israele di condurre attacchi e operazioni militari oltre la cosiddetta “linea gialla”. Secondo fonti citate da Al Arabiya, il movimento avrebbe comunicato la propria posizione agli Stati Uniti, dichiarandosi pronto a riprendere le ostilità se la tregua non resterà “reciproca”. Hamas denuncia centinaia di vittime negli ultimi giorni e presunte modifiche delle linee di ritiro concordate, mentre Israele sostiene di rispondere a minacce e accusa Hamas di violare ripetutamente l’accordo. Parallelamente proseguono le operazioni per il recupero dei corpi di tre ostaggi israeliani non ancora consegnati; dall’inizio della tregua, Hamas ha rilasciato 20 ostaggi vivi e restituito i corpi di 25 detenuti. Tel Aviv ribadisce di aver rispettato la tregua e chiede il disarmo completo di Gaza. Secondo fonti statunitensi citate da Axios, Washington appoggerebbe le recenti azioni di rappresaglia israeliane in risposta agli attacchi attribuiti a Hamas.

 

23/11/2025 - Palestine - Hamas threatens to end truce over alleged Israeli violations

Hamas has threatened to end the ceasefire in place in the Gaza Strip since October 10, accusing Israel of conducting attacks and military operations beyond the so-called "yellow line." According to sources cited by Al Arabiya , the movement has communicated its position to the United States, declaring its readiness to resume hostilities if the truce is not "reciprocal." Hamas reports hundreds of casualties in recent days and alleged changes to the agreed-upon withdrawal lines, while Israel claims it is responding to threats and accuses Hamas of repeatedly violating the agreement. Meanwhile, operations to recover the bodies of three unhanded Israeli hostages continue; since the beginning of the truce, Hamas has released 20 hostages alive and returned the bodies of 25 detainees. Tel Aviv reiterates that it has respected the truce and calls for the complete disarmament of Gaza. According to US sources cited by Axios , Washington supports recent Israeli retaliatory actions in response to attacks attributed to Hamas.

 

22/11/2025 - Brasile - Arrestato l'ex presidente Bolsonaro a Brasilia

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato arrestato oggi a Brasilia dalla Polizia Federale su mandato della Corte Suprema Federale, nell’ambito di una misura cautelare volta a garantire «l’ordine pubblico». Secondo le autorità brasiliane, l’arresto non avviene per nuove accuse, ma come misura preventiva in relazione a proteste potenziali o rischi di mobilitazione politica. Dal suo team di difesa è emerso che Bolsonaro aveva richiesto di poter scontare una eventuale pena agli arresti domiciliari, motivando la richiesta con le sue gravi condizioni di salute. Tuttavia, la Corte Suprema ha deciso per la detenzione in misura cautelare in una struttura carceraria, considerando che l’ipotetico rilascio potrebbe minacciare l’ordine pubblico. Non sono ancora stati resi noti ulteriori dettagli su dove verrà trattenuto né quanto durerà questa fase cautelare.

 

22/11/2025 - Brazil - Former President Bolsonaro Arrested in Brasilia

Former Brazilian President Jair Bolsonaro was arrested today in Brasilia by the Federal Police on a warrant from the Federal Supreme Court, as part of a precautionary measure aimed at ensuring "public order." According to Brazilian authorities, the arrest is not being made on new charges, but as a preventative measure in relation to potential protests or the risk of political mobilization. His defense team revealed that Bolsonaro had requested house arrest for any potential sentence, citing his serious health conditions. However, the Supreme Court ruled in favor of pre-trial detention in a prison facility, considering that a potential release could threaten public order. Further details on where he will be held or how long this pre-trial phase will last have not yet been released.

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