Quali sono le città a rischio furti 2022? Una classifica

Quali sono le città a rischio furti? Una classifica

Negli ultimi decenni la percentuale dei reati si è incentivata forse a causa della diffusione della criminalità organizzata che, da un 2,5% (relativa all’anno 1999) ha raggiunto il valore di oltre il 30% nel 2022.

Una probabile conseguenza di simili dati è collegata all’incremento di furti e tentativi di furto soprattutto nelle città di dimensioni medio-grandi, che sono senza dubbio i contesti urbani più favorevoli alla distribuzione dei malavitosi.

Nei paesi dove la densità abitativa è piuttosto bassa, le condizioni di vita per un ladro diventano particolarmente difficili, dato che è quasi impossibile mimetizzarsi tra la folla.

Nei piccoli centri abitati infatti le persone si conoscono e la presenza di uno sconosciuto solleva immediatamente curiosità e sospetto, limitando notevolmente la sua libertà d’azione.

Ecco perché le città sono maggiormente soggette a subire atti di criminalità che, a seconda di vari fattori logistici, possono essere più o meno esposte.

Attualmente in Italia vengono denunciati ogni giorno quasi 10mila reati, che corrispondono circa a 416 per ogni ora, secondo quanto riferito dai dipartimenti di Pubblica Sicurezza.

Il tasso di criminalità nel nostro paese è piuttosto alto, soprattutto nelle tre città considerate più a rischio, che sono: Milano (I posto), Rimini (II posto) e Torino (III posto).

Quali sono le città più rischiose del 2022?

Secondo le più recenti classifiche elaborate dal Sole 24 Ore, la situazione di 107 provincie italiane vede ancora una volta Milano come capolista, per l’elevata percentuale di furti, scippi e rapine.

In base alla mappa dei reati commessi e alle denunce presentate presso le Forze dell’Ordine nel 2022 anche ilsecondo posto è rimasto invariato, poiché Rimini rimane la seconda città più pericolosa del nostro paese.

Se il capoluogo Lombardo continua a detenere il primo posto come conseguenza del suo cosmopolitismo, Rimini è collegata invece al turismo.

L’impatto turistico, infatti, da un lato si conferma un input positivo per l’economia urbana, ma d’altro lato aumenta il numero di non residenti che, anche per poco tempo, transitano nel centro urbano mettendo a segno furti ai danni di villeggianti.

Se nel 2021 al terzo posto figurava Bologna, nel 2022 invece troviamo Torino per l’elevato numero di furti e rapine, una città di maggiori dimensioni e soprattutto posizionata in un’area più a rischio in quanto vicina al confine.

Non bisogna sottovalutare il fatto che molti malviventi tendono a fuggire fuori dall’Italia dopo aver compiuto reati di vario genere.

Incredibilmente, Barletta si trova ai primi posti delle statistiche ISTAT per quanto riguarda i furti di auto, mentre Napoli è salita in classifica per violenze sessuali e furti con scippi.

Tra le novità rispetto all’anno precedente c’è un nuovo primato che riguarda La Spezia, che si posiziona al III posto per lo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre Gorizia è in cima alle classifiche per frodi di vario genere.

In Sicilia, Enna va a sostituire Caltanissetta per i furti con minacce, usura ed estorsioni, reati particolarmente pericolosi quando vengono perpetrati ai danni di anziani oppure in presenza di bambini.

Come viene definito l’indice di criminalità?

Ogni anno il Sole 24 Ore compila una classifica delle città più pericolose d’Italia basandosi sulle denunce presentate presso le Forze dell’Ordine durante l’anno precedente.

Secondo i dati più aggiornati, l’elenco delle città più pericolose d’Italia nel 2022 è il seguente:

  • Milano;
  • Rimini;
  • Torino;
  • Bologna;
  • Roma;
  • Imperia;
  • Firenze;
  • Prato;
  • Livorno;
  • Napoli.

Queste informazioni vengono elaborate su una media tra i differenti tipi di reato, per cui una città può avere maggiore incidenza di furti, mentre un’altra può essere più a rischio per scippi e rapine.

Globalmente è quindi possibile fornire un’indicazione di massima relativa al pericolo che comporta vivere in una determinata città, valutando l’indice di criminalità generalizzata.

Altri contesti urbani che sono saliti in classifica rispetto al 2021 sono:

  • Isernia;
  • Genova;
  • Foggia;
  • Venezia;
  • Trieste.

Nel primo semestre del 2022 si è registrato un incremento delle denunce pari al 2,5%, un dato molto allarmante poiché i controlli da parte delle Forze dell’Ordine sono risultati più numerosi e i falsi allarmi invece praticamente azzerati.

 

Quali sono le città con più furti in Italia?

La classifica del 2022 relativa alle città con più furti in Italia segue il trend generico del tasso di criminalità: al primo e secondo posto troviamo nuovamente, rispettivamente, Milano e Rimini, seguono Roma e Bologna.

Sono le 45.000 denunce di furto nella provincia di Torino a garantirle il quinto posto in classifica, immediatamente seguita dalla provincia di Firenze, altrettanto a rischio furti.

La provincia di Modena, di cui abbiamo già parlato a proposito di come proteggere la propria casa dai furti nella provincia modenese, risulta in 13esima posizione.

Qual è la città più sicura d’Italia nel 2022?

Secondo un’indagine effettuata dal Sole 24 Ore e basata sull’indice di criminalità riferito alla frequenza di 18 differenti tipi di reato nelle diverse città italiane, nel 2022 la città più sicura è nuovamente risultata Oristano, con sole 2500 denunce per ogni 100mila abitanti.

Al secondo posto figura Pordenone, seguita da L’Aquila e Potenza.

Milano: quanta criminalità c’è?

Milano è la città d’Italia in cui ci sono più reati denunciati, con oltre 8mila denunce ogni 100mila abitanti.

Questa statistica dipende non soltanto da dati reali ma anche dal fatto che i milanesi sono portati a denunciare con maggiore frequenza rispetto ad altre città d’Italia.

L’elevata incidenza di borseggi e furti nei negozi dipende dal tenore di vita molto elevato del capoluogo lombardo, che risulta primo in classifica per scippi, borseggi e furti con destrezza.

Per questo motivo Milano è una delle città in cui sono più diffusi i sistemi d’allarme casa, la videosorveglianza privata e pubblica e l’impiego di porte e finestre corazzate.

 

Classifica quartieri più pericolosi d’Italia

Contrariamente a quanto si pensa, la pericolosità dei quartieri non dipende soltanto dalla loro localizzazione (periferica o centrale), ma soprattutto dal tipo di persone che vi abitano.

In simili contesti cittadini, i fattori che contribuiscono ad aumentare la pericolosità sono il tasso di delinquenza, l’emarginazione e il degrado.

Basandosi sui dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che periodicamente valuta l’indice di criminalità delle città italiane in relazione alle differenti tipologie di crimine, è stato possibile stilare una classifica dei quartieri più pericolosi.

Il quartiere più pericoloso in Italia è Librino, situato nella periferia di Catania, che sorge su una grande area abitativa a sudovest della città e che costituisce una vera e propria roccaforte dello spaccio di stupefacenti, a cui si associa traffico d’armi, furti e omicidi.

Al secondo posto c’è il quartiere Zen di Palermo, un ghetto abbandonato a sé stesso, dove gli stupefacenti sono disponibili a ogni ora del giorno e della notte e dove la maggior parte delle famiglie vive in condizioni disagiate all’interno di veri e propri tuguri e in mezzo ai rifiuti.

Al terzo posto si trova il quartiere Forcella di Napoli, che insieme a Scampia e ai quartieri spagnoli, costituisce il nucleo di emarginazione sociale e microcriminalità del capoluogo partenopeo.

Al quarto posto c’è il quartiere Corviale di Roma, considerato tra i più malfamati d’Italia, dove lo spaccio di cocaina avviene alla luce del giorno.

Al quinto posto c’è il quartiere di Quarto Oggiaro a Milano, dove è possibile trovare facilmente la metanfetamina che è considerata tra le droghe più pericolose in assoluto.

Al sesto posto c’è il quartiere Le Vallette di Torino, che ospita anche il carcere e dove la delinquenza giovanile arriva a percentuali altissime.

Infine, il quartiere Begato di Genova è tra i più malfamati di tutto il Paese, soprattutto per l’elevata densità abitativa concentrata in agglomerati di edifici fatiscenti che fungono principalmente da dormitorio. (Qui puoi trovare un approfondimento come proteggere la tua casa a Genova).

Come proteggersi dai furti in casa

Per proteggersi dai furti in casa, esistono due tipi di precauzioni, che sono:
• sistemi di difesa passivi, come porte blindate, finestre corazzate, grate, inferriate e cancelli;
• sorveglianza attiva, comprendente sistemi di allarme e di videosorveglianza per la casa.

Per avere la certezza di proteggere la propria abitazione con dispositivi di ultima generazione efficaci e tecnicamente affidabili, è necessario rivolgersi a professionisti del settore come Sicuritalia, l’azienda che da decenni si occupa di questo settore.

Grazie alla competenza di tecnici altamente specializzati, all’impiego di materiali di ultima generazione e a un’assistenza qualificata e disponibile h24, Sicuritalia si conferma l’azienda leader per la sicurezza in Italia.

 

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