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21/10/2025 - Francia - L'ex presidente Sarkozy entra in carcere

21/10/2025 - France - Former President Sarkozy enters prison

21/10/2025 - Giappone - Sanae Takaichi eletta nuova Premier

21/10/2025 - Japan - Sanae Takaichi elected new Prime Minister

20/10/2025 - Unione Europea - Il Consiglio dell'UE approva posizione negoziale sul gas russo

20/10/2025 - European Union - EU Council approves negotiating position on Russian gas

20/10/2025 - Bolivia - Rodrigo Paz Pereira eletto nuovo presidente

20/10/2025 - Bolivia - Rodrigo Paz Pereira elected new president

19/10/2025 - Palestina - Ripresa del cessate il fuoco

19/10/2025 - Palestine - Ceasefire Resumed

 

21/10/2025 - Francia - L'ex presidente Sarkozy entra in carcere

Nicolas Sarkozy è stato incarcerato presso il penitenziario della Santé di Parigi per il caso dei presunti finanziamenti illeciti della Libia durante la campagna elettorale del 2007. Gli avvocati presenteranno oggi stesso una richiesta di libertà condizionata, con una decisione attesa entro due mesi; in assenza di concessioni, Sarkozy potrebbe rimanere detenuto fino al processo d’appello previsto per marzo 2026. L’ex presidente ha rilasciato un messaggio su X, ribadendo la propria innocenza e denunciando quella che definisce una “vendetta giudiziaria” durata oltre dieci anni. Sarkozy sarà in isolamento in una cella di 11 metri quadrati con finestra sigillata, senza telefono cellulare ma con una piccola TV e possibilità di cucinare, uscendo un’ora al giorno nel cortile sotto sorveglianza di tre guardie. Potrà ricevere due visite settimanali, tra cui quelle della moglie Carla Bruni e dei figli, e comunicare liberamente con gli avvocati. La condanna riguarda il reato di associazione a delinquere, per aver consentito ai suoi collaboratori più stretti di cercare finanziamenti libici tra il 2005 e il 2007, pur prendendo le distanze dai loro viaggi. Sarkozy è stato invece assolto dalle accuse di corruzione, appropriazione indebita di fondi pubblici e ricettazione. L’ex presidente mantiene la convinzione che la verità emergerà, pur riconoscendo il peso personale e politico della detenzione.

 

21/10/2025 - France - Former President Sarkozy enters prison

Nicolas Sarkozy has been imprisoned at the Penitentiary de la Santé in Paris in connection with the alleged illicit financing of Libya during the 2007 election campaign. His lawyers will file a request for conditional release today, with a decision expected within two months; if no concessions are made, Sarkozy could remain detained until his appeal trial, scheduled for March 2026. The former president released a message on X, reaffirming his innocence and denouncing what he calls a "judicial vendetta" that lasted over a decade. Sarkozy will be held in solitary confinement in an 11-square-meter cell with a sealed window. He has no cell phone, but a small TV and cooking facilities. He will be allowed out into the courtyard for an hour a day under the surveillance of three guards. He will be able to receive two visits a week, including from his wife, Carla Bruni, and his children, and communicate freely with his lawyers. The conviction concerns the crime of criminal conspiracy, for having allowed his closest associates to seek Libyan funding between 2005 and 2007, while distancing himself from their travels. Sarkozy, however, was acquitted of charges of corruption, misappropriation of public funds, and receiving stolen goods. The former president remains confident that the truth will emerge, while acknowledging the personal and political burden of his detention.

 

21/10/2025 - Giappone - Sanae Takaichi eletta nuova Premier

La presidente del Partito Liberal Democratico (PLD), Sanae Takaichi, è pronta a diventare il 104° Primo Ministro del Giappone dopo l’approvazione formale delle Camere dei Rappresentanti e dei Consiglieri. L’accordo di coalizione tra il PLD e il Partito dell’Innovazione Giapponese ha garantito la stabilità parlamentare necessaria per la formazione del nuovo esecutivo. Takaichi ha annunciato una squadra di governo orientata alla continuità amministrativa e alla stabilità economica, con la nomina dell’ex ministro delle Finanze Inoue come consigliere speciale del Primo Ministro, dell’ex ministro della Rivitalizzazione regionale Katayama come ministro delle Finanze e del membro della Camera dei Consiglieri Makino come membro del Gabinetto. Parallelamente, l’ex viceministro dell’Agricoltura Suzuki è stato designato ministro dell’Agricoltura, mentre il Gruppo di Riforma Volontario Giapponese si è sciolto il 20 ottobre a causa di divergenze interne sull’appoggio al nuovo Primo Ministro, frammentandosi in due nuovi movimenti: il “Gruppo Volontario” e il “Gruppo di Riforma”. L’ascesa di Takaichi, prima donna a guidare il Paese dopo anni di leadership maschile, rappresenta un passaggio politico di rilievo in un momento cruciale per la ripresa economica e la politica estera del Giappone.

 

21/10/2025 - Japan - Sanae Takaichi elected new Prime Minister

Liberal Democratic Party (LDP) Chairwoman Sanae Takaichi is poised to become Japan's 104th Prime Minister following formal approval by the Houses of Representatives and Councilors. The coalition agreement between the LDP and the Japan Innovation Party has ensured the parliamentary stability necessary for the formation of the new cabinet. Takaichi announced a cabinet team focused on administrative continuity and economic stability, appointing former Finance Minister Inoue as special advisor to the Prime Minister, former Regional Revitalization Minister Katayama as Finance Minister, and House of Councilors member Makino as a Cabinet member. At the same time, former Deputy Agriculture Minister Suzuki was appointed Agriculture Minister, while the Japan Voluntary Reform Group disbanded on October 20 due to internal disagreements over support for the new Prime Minister, splintering into two new movements: the "Voluntary Group" and the "Reform Group." The ascension of Takaichi, the first woman to lead the country after years of male leadership, represents a significant political shift at a crucial time for Japan's economic recovery and foreign policy.

 

20/10/2025 - Unione Europea - Il Consiglio dell'UE approva posizione negoziale sul gas russo

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato oggi la sua posizione negoziale sul nuovo regolamento per eliminare gradualmente le importazioni di gas russo nell’ambito del piano REPowerEU. L’obiettivo è porre fine in modo definitivo alle forniture energetiche dalla Russia entro il 1° gennaio 2028, riducendo la dipendenza dell’Unione dal gas di Mosca e rafforzando la sicurezza energetica europea. Gli accordi tra Stati membri e Russia stipulati prima del 17 giugno 2025 potranno continuare fino al 17 giugno 2026 se di breve durata, mentre i contratti a lungo termine resteranno validi fino al 1° gennaio 2028. La misura rientra nella strategia europea per rafforzare la resilienza energetica e ridurre il peso politico ed economico della Russia sul mercato del gas, ancora stimato al 13% dei consumi totali dell’Ue nel 2025, per un valore superiore ai 15 miliardi di euro annui. Il testo ora passerà al Parlamento europeo, che dovrà negoziare la versione finale.

 

20/10/2025 - European Union - EU Council approves negotiating position on Russian gas

The Council of the European Union today approved its negotiating position on the new regulation to phase out Russian gas imports under the REPowerEU plan. The goal is to permanently end energy supplies from Russia by January 1, 2028, reducing the Union's dependence on Russian gas and strengthening Europe's energy security. Short-term agreements between Member States and Russia concluded before June 17, 2025, may continue until June 17, 2026, while long-term contracts will remain valid until January 1, 2028. This measure is part of the European strategy to strengthen energy resilience and reduce Russia's political and economic weight on the gas market, which is still estimated to account for 13% of total EU consumption in 2025, worth more than €15 billion annually. The text will now be submitted to the European Parliament, which will negotiate the final version.

 

20/10/2025 - Bolivia - Rodrigo Paz Pereira eletto nuovo presidente

Rodrigo Paz Pereira è stato eletto presidente della Bolivia al ballottaggio delle elezioni presidenziali 2025, rappresentando il Partito Democratico Cristiano (PDC). Figlio dell’ex presidente Jaime Paz Zamora, è nato in esilio in Spagna nel 1967. La campagna elettorale di Pereira si è basata sulla decentralizzazione dello Stato, sulla riforma economica tramite il programma “Capitalismo per tutti” e sulla riforma della giustizia. Il neo-eletto presidente propone una redistribuzione del bilancio nazionale, meno tasse, più credito e il rifiuto di prestiti da organismi internazionali, in particolare il Fondo Monetario Internazionale. 

 

20/10/2025 - Bolivia - Rodrigo Paz Pereira elected new president

Rodrigo Paz Pereira was elected President of Bolivia in the 2025 presidential election, representing the Christian Democratic Party (PDC). The son of former President Jaime Paz Zamora, he was born in exile in Spain in 1967. Pereira's campaign focused on state decentralization, economic reform through the "Capitalism for All" program, and judicial reform. The newly elected president proposes a redistribution of the national budget, lower taxes, more credit, and the rejection of loans from international organizations, particularly the International Monetary Fund.

 

19/10/2025 - Palestina - Ripresa del cessate il fuoco

A seguito dell'annuncio della riapertura dei valichi per l'arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, prevista per domani, le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato la ripresa del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Tuttavia, queste decisioni sono state ampiamente criticate dal Ministro della Sicurezza israeliana Itamar Ben Gvir.  
 

 

19/10/2025 - Palestine - Ceasefire Resumed

Following the announcement of the reopening of crossings for the arrival of humanitarian aid into Gaza, scheduled for tomorrow, the Israel Defense Forces announced the resumption of the ceasefire in the Gaza Strip. However, these decisions were widely criticized by Israeli Security Minister Itamar Ben Gvir.

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