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16/10/2025 - Madagascar - Il colonnello Randrianirina assume la guida del Paese dopo la destituzione di Rajoelina

16/10/2025 - Madagascar - Colonel Randrianirina takes over leadership of the country after Rajoelina's dismissal.

10/10/2025 - Francia - Macron riconferma Sébastien Lecornu come Primo ministro

10/10/2025 - France - Macron reappoints Sébastien Lecornu as Prime Minister

10/10/2025 - Perù - Mozione di impeachment contro la Presidente Dina Boluarte

10/10/2025 - Peru - Impeachment motion against President Dina Boluarte

09/10/2025 - Israele - Approvato ufficialmente il piano di cessate il fuoco

09/10/2025 - Israel - Ceasefire plan officially approved

09/10/2025 - Palestina - Firmato l'accordo tra Israele e Hamas per la fine della guerra

09/10/2025 - Palestine - Israel and Hamas sign agreement to end war

 

16/10/2025 - Madagascar - Il colonnello Randrianirina assume la guida del Paese dopo la destituzione di Rajoelina

Il colonnello Michael Randrianirina, pubblicamente riconosciuto come nuovo leader del Madagascar, presterà giuramento come “presidente della rifondazione della Repubblica” dopo aver deposto il presidente Andry Rajoelina e sospeso le istituzioni costituzionali. L’ex governatore di Androy e ufficiale dell’esercito, già incarcerato per “incitamento all’ammutinamento militare”, ha formato un comitato militare e promesso elezioni entro 18-24 mesi, aprendo la possibilità di includere civili nella nuova giunta. La presa di potere è stata denunciata da Rajoelina come un colpo di Stato, mentre l’Unione Africana ha immediatamente sospeso il Madagascar. Randrianirina mira ora a ottenere il riconoscimento internazionale e a evitare il blocco dei finanziamenti esteri, annunciando l’imminente nomina di un primo ministro civile per la formazione di un nuovo governo di transizione.

 

16/10/2025 - Madagascar - Colonel Randrianirina takes over leadership of the country after Rajoelina's dismissal.

Colonel Michael Randrianirina, publicly recognized as Madagascar's new leader, will be sworn in as "president of the refoundation of the Republic" after deposing President Andry Rajoelina and suspending constitutional institutions. The former governor of Andry Rajoelina and army officer, previously imprisoned for "inciting military mutiny," has formed a military committee and promised elections within 18 to 24 months, opening the possibility of including civilians in the new junta. The seizure of power was denounced by Rajoelina as a coup, while the African Union immediately suspended Madagascar. Randrianirina now aims to gain international recognition and avoid a blockade of foreign funding, announcing the imminent appointment of a civilian prime minister to form a new transitional government.

 

10/10/2025 - Francia - Macron riconferma Sébastien Lecornu come Primo ministro

Il presidente Emmanuel Macron ha riconfermato Sébastien Lecornu come Primo ministro, conferendogli “carta bianca” per la formazione di un nuovo governo e per garantire l’approvazione del bilancio entro fine anno. Lecornu, dimessosi appena cinque giorni prima, ha accettato per dovere l’incarico, affermando che la priorità sarà porre fine alla crisi politica e ristabilire la stabilità istituzionale del Paese. Ha inoltre invitato i deputati a un pieno confronto parlamentare e sottolineato la necessità di risanare le finanze pubbliche e di creare un esecutivo rinnovato, libero da ambizioni presidenziali in vista del 2027. L’opposizione ha reagito duramente, definendo la situazione come ridicola. Deluse anche le forze socialiste ed ecologiste, che speravano in un governo di coabitazione. L’annuncio dell’Eliseo, giunto allo scadere delle 48 ore di consultazioni, ha confermato il fallimento di ogni ipotesi di accordo trasversale.

 

10/10/2025 - France - Macron reappoints Sébastien Lecornu as Prime Minister

President Emmanuel Macron reappointed Sébastien Lecornu as Prime Minister, granting him carte blanche to form a new government and ensure the budget is approved by the end of the year. Lecornu, who had resigned just five days earlier, dutifully accepted the post, stating that the priority would be to end the political crisis and restore the country's institutional stability. He also called on MPs to engage in a full parliamentary debate and emphasized the need to restore public finances and create a new government, free from presidential ambitions in view of 2027. The opposition reacted harshly, calling the situation ridiculous. Socialist and environmental forces, who had hoped for a cohabitation government, were also disappointed. The Élysée's announcement, coming after 48 hours of consultations, confirmed the failure of any attempt at a cross-party agreement.

 

10/10/2025 - Perù - Mozione di impeachment contro la Presidente Dina Boluarte

Nella serata di giovedì 9 ottobre, il Congresso della Repubblica del Perù ha approvato, con 122 voti favorevoli, 0 contrari e nessuna astensione, la destituzione della Presidente Dina Boluarte a seguito dell'apertura di un procedimento di impeachment. La mozione, promossa dai parlamentari appartenenti al Blocco Democratico Popolare, al Blocco Socialista e ai gruppi "Insieme per il Perù", "Voci del Popolo", "Blocco degli Insegnanti" e "Rinnovamento Popolare", è stata motivata da accuse di orruzione, inadempimento dei doveri, uso improprio dei viaggi ufficiali, incapacità di contrastare la criminalità e perdita di legittimità politica. La Presidente non è comparsa in aula per difendersi dalle accuse, gesto interpretato dai parlamentari come una dimissione anticipata. A seguito della votazione, il Congresso ha disposto l'applicazione del regime di successione costituzionale, previsto dall'art. 115 della Costituzione, conferendo la presidenza ad interim al Presidente del Congresso, José Jerí, fino al termine del mandato, previsto per luglio 2026. Il mandato di Dina Boluarte, avviato nel 2022 dopo la destituzione dell'ex Presidente Pedro Catillo, è stato caratterizzato da forti tensioni politiche e scandali di natura etica: tra le accuse più rilevanti figurano presunti reati di corruzione e irregolarità patrimoniali, tra cui il cosiddetto "Rolexgate", relativo al possesso di orologi di lusso non dichiarati. Inoltre, negli ultimi mesi della Presidenza di Boluarte, il Paese ha registrato un notevole incremento dei crimini violenti e legati alla criminalità organizzata, aggravando ulteriormente la crisi di consenso dell'esecutivo: secondo recenti sondaggi, infatti, il tasso di approvazione della Presidente si era ridotto a circa il 3%, riflettendo un profondo malcontento popolare.

 

10/10/2025 - Peru - Impeachment motion against President Dina Boluarte

On the evening of Thursday, October 9, the Congress of the Republic of Peru approved, with 122 votes in favor, 0 against, and no abstentions, the impeachment of President Dina Boluarte following the opening of impeachment proceedings. The motion, promoted by parliamentarians from the Popular Democratic Bloc, the Socialist Bloc, and the groups "Together for Peru," "Voices of the People," "Teachers' Bloc," and "Popular Renewal," was motivated by accusations of obstruction, dereliction of duty, misuse of official travel, failure to combat crime, and loss of political legitimacy. The President did not appear in the chamber to defend herself against the charges, a gesture interpreted by parliamentarians as an early resignation. Following the vote, Congress ordered the application of the constitutional succession regime, provided for by Article 11 of the Constitution. 115 of the Constitution, granting the interim presidency to the President of Congress, José Jerí, until the end of his term, scheduled for July 2026. Dina Boluarte's term, which began in 2022 following the ousting of former President Pedro Catillo, was marked by strong political tensions and ethical scandals. Among the most significant accusations were alleged corruption and financial irregularities, including the so-called "Rolexgate" scandal involving the possession of undeclared luxury watches. Furthermore, in the final months of Boluarte's presidency, the country experienced a significant increase in violent and organized crime, further exacerbating the government's support crisis: according to recent polls, the president's approval rating had fallen to approximately 3%, reflecting deep popular discontent.

 

09/10/2025 - Israele - Approvato ufficialmente il piano di cessate il fuoco

Il governo israeliano ha approvato ufficialmente l'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ratificando il piano per il rilascio di ostaggi e lo scambio di prigionieri. L’intesa prevede il rilascio di circa 1.950 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane in cambio della liberazione di 20 ostaggi ancora vivi. L’accordo include inoltre l’apertura del valico di Rafah, che sarà gestito da un meccanismo congiunto egiziano-europeo. Un alto funzionario di Hamas, ha annunciato che dal 10 ottobre inizieranno ad entrare nella Striscia di Gaza camion con aiuti umanitari, con un ritmo previsto di 600 mezzi al giorno. Sul fronte internazionale, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che si recherà “molto presto” in Medio Oriente per seguire la situazione. Gli Stati Uniti invieranno inoltre circa 200 militari in Israele per supportare e monitorare l’implementazione dell’accordo di cessate il fuoco. Nonostante l’intesa, quattro ministri israeliani, tra cui il ministro della Sicurezza nazionale Ben-Gvir, si sono apertamente opposti al piano. Inoltre, è previsto che Stati Uniti, Israele, Egitto, Qatar e Turchia costituiscano una task force internazionale con l’obiettivo di localizzare i corpi di 28 ostaggi che Hamas ha dichiarato di non riuscire a rintracciare nella Striscia di Gaza.

 

09/10/2025 - Israel - Ceasefire plan officially approved

The Israeli government has officially approved the ceasefire agreement in the Gaza Strip, ratifying the plan for the release of hostages and a prisoner exchange. The agreement provides for the release of approximately 1,950 Palestinians held in Israeli prisons in exchange for the release of 20 hostages who are still alive. The agreement also includes the opening of the Rafah crossing, which will be managed by a joint Egyptian-European mechanism. A senior Hamas official announced that trucks carrying humanitarian aid will begin entering the Gaza Strip starting October 10, with an expected rate of 600 vehicles per day. On the international front, US President Donald Trump has stated that he will travel to the Middle East "very soon" to monitor the situation. The United States will also send approximately 200 troops to Israel to support and monitor the implementation of the ceasefire agreement. Despite the agreement, four Israeli ministers, including National Security Minister Ben-Gvir, have openly opposed the plan. Additionally, the United States, Israel, Egypt, Qatar, and Turkey are expected to form an international task force to locate the bodies of 28 hostages that Hamas has said it cannot find in the Gaza Strip.

 

09/10/2025 - Palestina - Firmato l'accordo tra Israele e Hamas per la fine della guerra

In data odierna, Israele e Hamas hanno firmato in Egitto la prima fase di un accordo di pace volto a instaurare una tregua permanente e promuovere lo scambio di prigionieri e ostaggi, in base al piano negoziato dall'amministrazione statunitense di Donald Trump. Il capo negoziatore di Hamas, Khalil Al Hayya, ha dichiarato che la guerra è definitivamente terminata, confermando l’intesa con il sostegno dei mediatori regionali e degli Stati Uniti. L'accordo prevede la liberazione di 250 detenuti palestinesi condannati all’ergastolo e 1.700 prigionieri di Gaza in cambio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. Il presidente statunitense ha garantito che il disarmo di Hamas avverrà nella fase successiva dell'accordo. Intanto, il responsabile ONU per gli aiuti umanitari ha annunciato la disponibilità immediata di 170.000 tonnellate di aiuti per Gaza, tra medicinali e cibo. 

 

09/10/2025 - Palestine - Israel and Hamas sign agreement to end war

Today, Israel and Hamas signed in Egypt the first phase of a peace agreement aimed at establishing a permanent truce and promoting the exchange of prisoners and hostages, in accordance with the plan brokered by the US administration of Donald Trump. Hamas's chief negotiator, Khalil Al Hayya, declared that the war is definitively over, confirming the agreement with the support of regional mediators and the United States. The agreement provides for the release of 250 Palestinian prisoners serving life sentences and 1,700 Gazan prisoners in exchange for Israeli hostages held by Hamas. The US president assured that Hamas's disarmament will take place in the next phase of the agreement. Meanwhile, the UN humanitarian chief announced the immediate availability of 170,000 tons of aid, including medicine and food, for Gaza.

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