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21/06/2025 - India - Il Paese non ripristinerà il Trattato delle Acque dell'Indo: rischio nuove tensioni con Paki...

21/06/2025 - India - Country will not restore Indus Waters Treaty: risk of new tensions with Pakistan

21/06/2025 - Yemen - Houthi minacciano navi USA in caso di coinvolgimento diretto in Iran

21/06/2025 - Iran - Ayatollah Khamenei designa possibili successori

21/06/2025 - Iran - Ayatollah Khamenei names possible successors

21/06/2025 - Yemen - Houthis threaten US ships in case of direct involvement in Iran

21/06/2025 - Stati Uniti - Momentanea vittoria di Harvard contro le direttive di Trump sul blocco degli studenti ...

21/06/2025 - United States - Harvard's temporary victory against Trump's directives on blocking foreign students

20/06/2025 - Repubblica Democratica del Congo - Trump annuncia le negoziazioni di pace tra il Paese e il Ruanda

20/06/2025 - Democratic Republic of Congo - Trump announces peace talks between the country and Rwanda

 

21/06/2025 - India - Il Paese non ripristinerà il Trattato delle Acque dell'Indo: rischio nuove tensioni con Paki...

Il Ministro dell’Interno indiano Amit Shah ha dichiarato che l’India non intende ripristinare il Trattato delle Acque dell’Indo con il Pakistan, sospeso lo scorso 23 aprile in seguito all'attentato in Kashmir che New Delhi ha attribuito al Pakistan. Shah ha annunciato che l’India utilizzerà l’acqua precedentemente destinata al Pakistan per irrigare lo stato del Rajasthan tramite un nuovo canale, definendo "ingiustificata" la concessione idrica precedente. Il Pakistan ha sempre negato ogni responsabilità per l’attentato in Kashmir e considerato illegale la sospensione unilaterale del trattato, definendola un possibile atto di guerra. Questa decisione segna un ulteriore deterioramento dei rapporti tra i due Paesi nucleari, già impegnati in una tregua solo di recente dopo i gravi scontri di maggio, durante i quali furono colpite infrastrutture militari e civili da entrambe le parti.

 

21/06/2025 - India - Country will not restore Indus Waters Treaty: risk of new tensions with Pakistan

Indian Home Minister Amit Shah said India will not restore the Indus Waters Treaty with Pakistan, which was suspended on April 23 following the attack in Kashmir that New Delhi blamed on Pakistan. Shah announced that India will use the water previously allocated to Pakistan to irrigate the state of Rajasthan through a new canal, calling the previous water concession "unjustified." Pakistan has consistently denied any responsibility for the attack in Kashmir and considered the unilateral suspension of the treaty illegal, calling it a possible act of war. This decision marks a further deterioration in relations between the two nuclear-armed countries, which were already engaged in a truce only recently after the serious clashes in May, during which military and civilian infrastructure on both sides were hit.

 

21/06/2025 - Yemen - Houthi minacciano navi USA in caso di coinvolgimento diretto in Iran

In una dichiarazione diffusa oggi, gli Houthi hanno annunciato che attaccheranno le navi statunitensi nel Mar Rosso se gli Stati Uniti dovessero colpire l'Iran. Nel comunicato, il movimento yemenita ha accusato Israele di voler eliminare l’Iran, considerato il principale ostacolo ai suoi piani di dominio sulla regione mediorientale. "Se gli americani dovessero partecipare ad aggressioni contro l’Iran insieme al nemico israeliano, le Forze Armate yemenite prenderanno di mira le loro navi e imbarcazioni militari nel Mar Rosso", si legge nella nota. Gli Houthi hanno affermato di seguire con attenzione l’evolversi della situazione nell’area, ribadendo il loro sostegno a qualsiasi paese arabo o musulmano colpito da attacchi israeliani. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno trasferito almeno due bombardieri B-2 presso la base di Guam - gli unici aerei in grado di trasportare la bomba GBU-57 - apparentemente con l'intenzione di aumentare ulteriormente la crescente pressione militare attorno all'Iran.

 

21/06/2025 - Iran - Ayatollah Khamenei designa possibili successori

Nel contesto di crescente tensione, il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, avrebbe già designato tre alti religiosi come possibili successori, secondo quanto riportato dal New York Times. In caso di morte del leader, la Costituzione iraniana prevede che sia l’Assemblea degli Esperti, composta da 88 membri, a scegliere il successore. Questo processo è stato attivato una sola volta, nel 1989, con la nomina dello stesso Khamenei. L’obiettivo sarebbe garantire una transizione rapida e stabile. Nel frattempo, Donald Trump ha definito il leader supremo iraniano un "bersaglio facile", pur affermando che non intende eliminarlo “almeno per ora”. Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha escluso l’eventualità di colpire Khamenei, ritenendo che la sua morte porrebbe fine, piuttosto che alimentare, il conflitto. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato esplicitamente che Khamenei non dovrebbe essere lasciato in vita, dopo che un missile iraniano ha recentemente colpito un ospedale a Be'er Sheva.

 

21/06/2025 - Iran - Ayatollah Khamenei names possible successors

Amid rising tensions, Iran's supreme leader, Ayatollah Ali Khamenei, has already named three senior clerics as possible successors, the New York Times reported. The Iranian constitution requires the 88-member Assembly of Experts to choose a successor if the leader dies. This process has only been activated once, in 1989, with the nomination of Khamenei himself. The aim is to ensure a swift and stable transition. Meanwhile, Donald Trump has called Iran's supreme leader an "easy target," while saying he does not intend to eliminate him "at least for now." Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu has also not ruled out targeting Khamenei, believing his death would end, rather than fuel, the conflict. Israeli Defense Minister Israel Katz has explicitly said Khamenei should not be left alive, after an Iranian missile recently hit a hospital in Be'er Sheva.

 

21/06/2025 - Yemen - Houthis threaten US ships in case of direct involvement in Iran

In a statement released on Monday, the Houthis said they would attack US ships in the Red Sea if the US strikes Iran. In the statement, the Yemeni movement accused Israel of seeking to eliminate Iran, which it sees as the main obstacle to its plans to dominate the Middle East region. "If the Americans participate in aggression against Iran together with the Israeli enemy, the Yemeni Armed Forces will target their military ships and boats in the Red Sea," the statement read. The Houthis said they were closely monitoring the situation in the area, reiterating their support for any Arab or Muslim country hit by Israeli attacks. Meanwhile, the United States has moved at least two B-2 bombers to its base in Guam - the only aircrafts cabable to carry the GBU-57 ordnance - apparently with the intention of further increasing its growing military pressure around Iran.

 

21/06/2025 - Stati Uniti - Momentanea vittoria di Harvard contro le direttive di Trump sul blocco degli studenti ...

Harvard ha ottenuto una vittoria legale contro l’amministrazione Trump, grazie a una sentenza della giudice federale Allison D. Burroughs di Boston, che ha bloccato il tentativo del governo di escludere l’ateneo dallo Student and Visitor Exchange Program. Questo programma consente a circa 7.000 studenti e neolaureati internazionali di Harvard di studiare e lavorare legalmente negli Stati Uniti. La giudice ha ordinato che le autorità diplomatiche e i punti di ingresso americani ignorino eventuali direttive restrittive, permettendo così all’università di continuare a ospitare studenti stranieri senza interferenze federali.

 

21/06/2025 - United States - Harvard's temporary victory against Trump's directives on blocking foreign students

Harvard has won a legal victory against the Trump administration, with a ruling by federal judge Allison D. Burroughs of Boston blocking the government's attempt to exclude the university from the Student and Visitor Exchange Program. The program allows about 7,000 Harvard international students and recent graduates to legally study and work in the United States. The judge ordered that American diplomatic authorities and ports of entry ignore any restrictive directives, allowing the university to continue to host international students without federal interference.

 

20/06/2025 - Repubblica Democratica del Congo - Trump annuncia le negoziazioni di pace tra il Paese e il Ruanda

Il Presidente degli USA Donald Trump ha annunciato attraverso la piattaforma Truth Social di aver negoziato, insieme al Segretario di Stato Marco Rubio, un trattato di pace tra la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Ruanda. Secondo Trump, l’accordo metterebbe fine a uno dei conflitti più violenti e prolungati della storia africana, caratterizzato da decenni di spargimenti di sangue e instabilità regionale. Nel suo annuncio, Trump ha dichiarato che i rappresentanti di entrambi i Paesi africani saranno a Washington lunedì per la firma ufficiale del trattato, rivendicando il ruolo della diplomazia americana nella mediazione. Il conflitto tra Congo e Ruanda, spesso alimentato da tensioni etniche e da interessi economici legati alle risorse minerarie, ha provocato milioni di vittime dirette e indirette negli ultimi decenni, destabilizzando l'intera regione dei Grandi Laghi. Restano da chiarire i contenuti specifici dell’intesa e la reazione delle parti coinvolte.

 

20/06/2025 - Democratic Republic of Congo - Trump announces peace talks between the country and Rwanda

US President Donald Trump announced on the Truth Social platform that he and Secretary of State Marco Rubio have negotiated a peace treaty between the Democratic Republic of Congo and the Republic of Rwanda. According to Trump, the agreement would put an end to one of the most violent and prolonged conflicts in African history, characterized by decades of bloodshed and regional instability. In his announcement, Trump said that representatives of both African countries will be in Washington on Monday for the official signing of the treaty, claiming the role of American diplomacy in mediation. The conflict between Congo and Rwanda, often fueled by ethnic tensions and economic interests linked to mineral resources, has caused millions of direct and indirect victims in recent decades, destabilizing the entire Great Lakes region. The specific content of the agreement and the reaction of the parties involved remain unclear.

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