Allarme balcone: come mettere in sicurezza terrazzi e balconi

Secondo le più recenti stime del Censis e di ConfederSicurezza, lo scorso anno sono stati portati a termine quasi 800.000 furti e 20.000 rapine, la cui esecuzione ha coinvolto sia abitazioni private che esercizi commerciali.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questi atti criminosi non si verificano più soltanto quando le case sono vuote, ma anche in presenza dei proprietari, che magari sono occupati altrove rispetto al punto di effrazione.

Questi dati sono molto allarmanti, soprattutto perché destinati ad aumentare.

Proprio per tali motivi i cittadini sono particolarmente spaventati dall’eventualità di rimanere vittime di aggressioni e furti.

I punti preferenziali d’ingresso a qualsiasi contesto residenziale sono la porta, le finestre e terrazze o balconi che, soprattutto se localizzati a piani bassi, offrono una via d’accesso preferenziale per i malintenzionati.

Chi è intenzionato a proteggere efficacemente la sua proprietà di solito si orienta verso i nuovi sistemi d’allarme perimetrali, costituiti da dispositivi più funzionali rispetto ad altre tipologie di antifurto.

Un impianto perimetrale è in grado di creare una vera barriera invisibile che svela il malvivente nel momento in cui si appresta a entrare in casa attraverso porte, finestre o balconi.

Un antifurto del genere, infatti, rileva qualsiasi movimento sospetto grazie all’impiego di barriere infrarossi perimetrali esterni che delimitano il perimetro da sorvegliare.

Tutti i modi per mettere in sicurezza balconi e terrazzi

Balconi e terrazze rappresentano le zone più facilmente aggredibili di uno stabile in quanto consentono al ladro di sfruttare un’ampia superficie d’appoggio e di avere accesso a finestre oppure a porta-finestre.

Il metodo migliore per mettere in sicurezza strutture di questo tipo è quello di installare speciali sensori perimetrali forniti di una fotocamera incorporata in grado di riprendere tutte le azioni sospette.

Se un ladro si avvicina all’ingresso dell’abitazione accedendovi tramite un balcone, immediatamente i sensori vengono attivati e incominciano a riprendere immagini che sono inviate al device di riferimento.

Contemporaneamente partono le segnalazioni di avvertimento sia al proprietario della casa che alla Centrale Operativa, sempre in attività H24.

In pochi istanti, la Centrale esegue un’attenta verifica delle immagini e, se non si tratta di un falso allarme ma di un reale tentativo di effrazione, interviene con la massima tempestività.

Un monitoraggio tramite sistemi perimetrali viene considerato attualmente quello più efficace dato che garantisce una protezione continuativa anche in aree particolarmente rischiose.

Il grande vantaggio di questi impianti è di bloccare il malvivente ancora prima che riesca ad avvicinarsi al punto d’ingresso, impedendo quindi l’atto criminoso sul nascere.

Bisogna tenere conto del fatto che ormai i ladri si sono specializzati in tecniche sempre più perfezionate, per le quali un sistema tradizionale di allarme spesso non è più sufficiente.

Barriere antifurto per balcone: i vantaggi

Il principale vantaggio dei sensori perimetrali è quello di creare due fasci di luce infrarossa che formano una sorta di barriera bloccante, realizzata da un dispositivo trasmettitore e uno ricevitore.

La caratteristica peculiare di simili apparecchi è di ridurre al minimo il rischio dei falsi allarmi, dato che l’attivazione si innesca soltanto quando entrambi i fasci vengono interrotti.

Queste barriere radianti sono la scelta ideale soprattutto per balconi e terrazze, ambienti in cui i ladri si muovono con facilità (poiché possono disporre di un’ampia superficie d’appoggio) e da cui possono arrivare facilmente a finestre e porte-finestre.

Dispositivi del genere sono facili da installare (non richiedono nessun intervento murario) e sono resistenti alle intemperie grazie alla presenza di custodie impermeabili, che non sono alterate da pioggia, vento, neve, grandine e nebbia.

Le barriere antintrusione da balcone possono inoltre supportare angoli orizzontali fino a 180 gradi, per avere la possibilità di monitorare spazi di notevoli dimensioni.

Oltre che a infrarossi, i sensori perimetrali possono funzionare anche con microonde, strumenti che emettono fasci di onde elettromagnetiche ad alta frequenza che si dirigono dal trasmettitore al ricevitore.

Esistono anche barriere antintrusione a doppia tecnologia, realizzate con sensori di rilevamento a infrarossi e a microonde, che assicurano un’efficienza senza confronti.

In balconi (e terrazze) particolarmente esposti è possibile fare ricorso a soluzioni triple, progettate con l’inserimento di innovativi sensori doppler.

Sensori e videosorveglianza balconi: i vantaggi

Associando i sensori perimetrali di rilevamento con un impianto di videosorveglianza si possono ottenere prestazioni di altissimo livello sia per quanto riguarda la sicurezza degli ambienti sia per l’eliminazione dei falsi allarmi.

In base al grado di difesa previsto è possibile collegare alla centralina antifurto le barriere antieffrazione per balconi, necessarie per vigilare su questi varchi sensibili della casa.

In posizione strategica sulle finestre di solito vengono montate le videocamere di sorveglianza, la cui attivazione è controllata appunto dai sensori.

Monitorare gli infissi per mezzo di sensori antifurto a tenda rimane sempre l’opzione migliore per avere un controllo a 360 gradi dell’esterno e quindi per bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di effrazione.

La maggior parte delle manomissioni avviene infatti proprio su porte e finestre di balconi e terrazze, soprattutto quando è presente vegetazione che copre in parte la visuale.

In simili condizioni la sinergia operativa tra sensori perimetrali e videocamere garantisce un controllo completo e ininterrotto H24.

I più perfezionati impianti di allarme attualmente in commercio prevedono appunto questa doppia modalità di sorveglianza, in modo tale da non lasciare mai la casa scoperta e vulnerabile.

Non appena l’allarme perimetrale si attiva, le videocamere incominciano le riprese per testimoniare con immagini quello che sta accadendo e pertanto per avere a disposizione prove inconfutabili.

Sistemi di questo tipo sono a tutt’oggi i migliori nel settore della sicurezza pubblica e privata.

Dove posizionare i sensori sul balcone?

I sensori di rilevamento devono essere posizionati a debita distanza in quanto il loro compito è di creare una barriera rettilinea di raggi che partono dalla fonte (emettitore) per arrivare al ricevitore.

Pertanto, è opportuno installare i sensori in posizione frontale, per consentire loro di creare un flusso continuo di radiazioni (infrarosse oppure a microonde).

Una postazione privilegiata rimane la ringhiera esterna oppure i muretti laterali del balcone, preferibilmente nelle vicinanze degli infissi.

Un sistema d’allarme ben congegnato può disporre di sensori antintrusione collegabili a una o più videocamere, da montare in punti scoperti del muro esterno.

Un balcone in un appartamento al primo piano è estremamente vulnerabile, per cui diventa indispensabile ricorrere a impianti antifurto con più sensori a infrarossi.

Oltre che sul balcone stesso, questi dispositivi devono essere installati anche sugli infissi, per mettere in sicurezza porte e finestre.

In questi casi è importante scegliere sensori pet-immuni, progettati per non attivarsi al passaggio di animali che potrebbero innescare falsi allarmi.

Gli impianti più perfezionati sono dotati di sensori pet-free, in grado di discriminare (in base a forma e dimensioni) tra un animale e una persona, attivandosi soltanto al momento opportuno.

Per un’abitazione al primo piano, all’ammezzato o al pianterreno fornita di balcone o terrazza le possibilità di essere visitata dai ladri sono molto alte: proprio per evitare pericoli del genere è necessario orientarsi verso impianti d’allarme perimetrali con videocamere di sorveglianza.

Sistema di allarme antifurto casa perimetrale per balconi e terrazze

Un sistema di allarme perimetrale per abitazioni con balconi e terrazze prevede un maggior numero di sensori di rilevamento che devono essere montati su queste zone esterne particolarmente vulnerabili.

I sensori a infrarossi oppure a microonde devono essere applicati sulle ringhiere dei balconi, avendo cura di inserirli uno di fronte all’altro, in modo tale da creare un flusso continuo di radiazioni responsabile della barriera antintrusione.

Altre condizioni di criticità sono gli infissi di porte e finestre e gli angoli ciechi delle pareti esterne, dove spesso i ladri trovano appiglio per arrampicarsi fino al balcone.

Un impianto antifurto ben progettato, come Protezione24 di Sicuritalia, non lascia nessuna zona scoperta sia all’interno che soprattutto all’esterno dell’edificio.

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