Come rendere smart un antifurto preesistente: la guida

Come rendere smart un antifurto preesistente: la guida

L’homekit è la definizione che Apple ha dato al suo protocollo di domotica, comprendente anche i sistemi antifurto.

Si tratta di una gestione aperta che si caratterizza per un’estrema facilità di installazione (non serve un tecnico e neppure interventi invasivi sulle pareti).

Inoltre, i dispositivi collegati sono in grado di interagire tra loro in maniera compatibile anche con altri sistemi di domotica.

Infatti, homekit può funzionare sinergicamente con Amazon Alexa, Google Home e Samsung Smart Things.

Per capire se il sistema antifurto è compatibile con homekit, bisogna innanzitutto sincerarsi della possibilità di aggiungere un accessorio all’app “casa”, per poi organizzarlo in maniera conforme alle proprie esigenze.

Sul manuale di istruzioni sono riportate le indicazioni per sfruttare le funzioni domotiche aggiuntive, che di solito richiedono un’adeguata configurazione.

Grazie alle più innovative caratteristiche tecnologiche, il sistema homekit prevede il collegamento anche con i migliori sistemi di allarme domestico, sia di tipo filare che cordless.

In entrambi i casi è sufficiente verificare sull’app dedicata se esistono le condizioni per impostare un collegamento virtuale con la centralina operativa e quindi i sensori di rilevamento.

Una simile opzione si rivela estremamente vantaggiosa poiché consente di controllare da remoto il funzionamento dell’impianto antifurto e soprattutto di visualizzare i dati ripresi dalle videocamere.

Una volta sicuri che il proprio impianto d’allarme è collegabile con la gestione domotica della casa, è sufficiente seguire le istruzioni e procedere con le necessarie impostazioni tecniche, per programmare correttamente il funzionamento dell’impianto stesso.

Come trasformare un sistema di allarme cablato in uno smart home security system

Gli impianti antifurto smart sono dispositivi progettati per scongiurare il rischio di intrusioni da parte di malintenzionati, sfruttando la gestione domotica degli ambienti domestici.

Si tratta di uno dei sistemi più validi ed efficienti per garantire un’adeguata protezione della casa, utilizzando centraline operative da cui dipende il funzionamento di telecamere di sicurezza (esterne e interne), sirene e display di controllo.

Gli antifurti smart funzionano in modalità wireless, in quanto si appoggiano a una preesistente connessione internet.

I modelli più perfezionati sono compatibili anche con il controllo vocale e il funzionamento è particolarmente intuitivo e versatile.

Trattandosi di apparecchi di ultima generazione, le segnalazioni vengono effettuate tramite connessione wi-fi, senza la necessità di collegamenti cablati.

Infatti, i sensori di rilevamento sono connessi tra loro attraverso la modalità cordless.

Per trasformare un sistema di allarme cablato in uno smart home security system è necessario innanzitutto inserire i sensori magnetici nelle vicinanze di porte o finestre che costituiscono i punti più vulnerabili dell’abitazione.

Basandosi su tecnologie molto avanzate, simili apparecchi vengono considerati tra i più sicuri sistemi antieffrazione, anche grazie all’impiego delle fotocellule a infrarossi.

Rispetto ai modelli cablati, quelli wireless offrono numerosi vantaggi sia gestionali che di maneggevolezza.

La trasformazione domotica dei tradizionali sistemi antifurto prevede la presenza di un collegamento wireless che funziona mediante onde elettromagnetiche.

Non essendoci necessità di cavi canalizzati all’interno delle pareti, la trasformazione dell’impianto antifurto è particolarmente rapida e prevede costi molto contenuti.

Come dotare di app l’impianto di allarme esistente per il controllo da remoto

I programmi antifurto smart sono composti da una centralina collegata a un numero variabile di sensori di movimento e di vibrazioni e ad una o più sirene.

Il meccanismo d’azione dei rilevatori prevede l’attivazione in seguito a stimoli di vario genere, come variazioni termiche (attivazione della modalità a infrarossi), variazioni della concentrazione di monossido di carbonio, presenza di fumo, alterazione delle condizioni statiche dell’ambiente.

Dopo aver rivelato simili dati, le stazioni periferiche li inviano alla centralina, da cui, secondo le diverse impostazioni programmate, possono partire differenti opzioni.

In alcuni casi l’allarme scatta immediatamente con l’attivazione della sirena e l’invio di sms verso lo smartphone di riferimento; vengono anche inoltrate segnalazioni alle forze dell’ordine.

In questo modo il proprietario dell’abitazione viene informato in tempo reale di quello che sta succedendo nella sua proprietà, una condizione che mette in allerta anche le forze dell’ordine.

Per raggiungere simili obiettivi, è necessario scaricare sul proprio smartphone un’app (Android o iOS) collegata alla gestione dell’impianto di allarme.

Sfruttando questa possibilità, il referente viene informato in tempo reale su quello che sta succedendo nella sua proprietà.

Antifurto smart: trasformare il cellulare in combinatore telefonico

Una delle due componenti essenziali del sistema di allarme è il combinatore telefonico gsm, che insieme alle sirene consente di controllare h24 la situazione della proprietà di riferimento.

Questi due dispositivi, che agiscono in maniera sinergica, garantiscono che l’allarme arrivi a informare la persona interessata, in quanto il combinatore telefonico fa in modo che l’alert venga trasmesso sempre sullo smartphone; tale apparecchio può essere gsm oppure collegato alla linea telefonica di casa, per mezzo di un sistema antifurto misto.

Chi vuole avere la certezza di essere informato per qualsiasi modificazione ambientale della propria abitazione, deve sfruttare le notevoli potenzialità di questo dispositivo, il cui requisito principale è quello di non utilizzare la linea telefonica tradizionale, poiché gli scassinatori potrebbero averla danneggiata in maniera irreparabile.

Il combinatore telefonico è in grado anche di inviare sms per avvisare della condizione di pericolo.

All’interno di questo apparecchio è contenuta una scheda gsm prepagata, grazie alla quale anche in assenza di linea telefonica viene offerta l’opportunità di comunicare con la app di riferimento.

Questo accessorio elettronico è un plus dei più innovativi sistemi di allarme, che sfrutta la possibilità di trasmissione h24 con la sede di riferimento.

Un simile comportamento permette di evitare che i ladri portino a compimento il furto, in quanto la sua attivazione è contestuale al tentativo di effrazione.

Si può dire quindi che il combinatore telefonico è un dispositivo elettronico progettato sostanzialmente per i sistemi di allarme, la cui funzione risulta più selettiva e discriminante.

Domotizzare un vecchio sistema di allarme con Sicuritalia

Sicuritalia, che è l’azienda leader della protezione di proprietà pubbliche e private, offre alla clientela anche l’opportunità di domotizzare sistemi di allarme ormai obsoleti e installati parecchi anni fa.

Al giorno d’oggi la smart home è una condizione sempre più diffusa non soltanto per le sue prestazioni funzionali, ma anche per il minimo impatto ambientale.

In un’abitazione del genere è possibile controllare le telecamere di videosorveglianza casa collegandole all’app di un dispositivo elettronico (tablet, smartphone o notebook), in modo tale da ottenere una notifica sotto forma di messaggio riferita alle condizioni reali dell’ambiente.

Con la sempre maggiore diffusione dei cellulari, anche il mercato della smart home ha raggiunto valori di oltre 600 milioni di euro annuali.

Il pronto intervento garantito da questi sistemi antifurto dipende dal collegamento ininterrotto con la centrale operativa, che viene allertata rapidamente tramite notifica.

L’impostazione domotica della casa è quindi strettamente collegata con le soluzioni per la sicurezza, comprendenti sistemi di allarme per la casa, impianti di videosorveglianza e installazione di sensori perimetrali di rilevamento.

In questo modo, gestire tutte le opzioni è molto più semplice e intuitivo rispetto a quanto avviene nei tradizionali sistemi di allarme.

L’antifurto domotico, che è facilmente accessibile sia dall’interno che dall’esterno dell’abitazione, garantisce alcuni vantaggi, tra cui:
• funzionamento mediante una sim card che non prevede l’impiego di cavi elettrici né presenza di una linea telefonica fissa;
trasmissione rapida e sicura dei segnali di allarme, che sfrutta la radiofrequenza dei sensori;
• assoluta versatilità dell’impianto che permette di aggiungere o eliminare in ogni momento dispositivi di ogni genere.

Scegliere un simile impianto antifurto domotico consente di sfruttare l’assistenza continuativa della centrale operativa h24, oppure delle pattuglie di sicurezza privata che in alcuni programmi viene selezionata al posto delle forze dell’ordine.

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